Una piacevole escursione alla scoperta della geologia e della storia del Montello, camminando lungo sentieri poco frequentati, accompagnati dalle colorate fioriture di fine inverno.
Un nutrito e simpatico gruppo di partecipanti ci ha seguiti, con interesse e motivazione, nelle nostre “divagazioni fuori pista” lungo il percorso… grazie a tutti!
Il Montello non finisce mai di stupire …
Grazie a Paolo, Rita, Maria Rosa, Luigi, Marina, Elisa, Nicoletta che hanno contribuito ad arricchire il servizio fotografico !
- Davanti alla chiesetta di S. Mama
- Inizia il nostro cammino costeggiando il Piave
- Il Piave oggi povero d'acqua, causa la prolungata siccità.
- Un tempo il fiume era un'importante arteria di comunicazione tra il bellunese e Venezia. Il trasporto del legname, persone, cose e animali avveniva spesso con le zattere.
- L'azzurro intenso del fiore della Scilla bifolia
- Ora si costeggia il Montello, camminando lungo un sentiero punteggiato di fiori
- Si parla del Montello, della sua forma, delle sue origini: una storia molto particolare ed avvincente
- Diverse colorazioni della Scilla bifolia
- Il primo piccolo fiore del Favagello ( Ranunculus ficaria)
- Le belle infiorescenze della Latrea ( Lathraea squamaria), pianta parassita, senza clorofilla
- Latrea
- La prima delle tante grotte che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino. Il fenomeno del carsismo è molto presente sul Montello
- Dall'interno verso l'esterno
- E' sempre affascinante l'ambiente grotta, con le sue concrezioni, il suo silenzio, le sue condizioni di vita così estreme
- Piccole stalattiti tubolari
- Ritornati alla luce, incontriamo il fungo Tazzetta rossa ( Sarcoscypha coccinea) dal vivace colore rosso scarlatto
- Il fungo Tazzetta rossa si sviluppa su rami caduti e in ambiente umido
- Tanti piccoli Bucaneve ( Galanthus nivalis) punteggiano il sottobosco
- Un solitario Campanellino di primavera ( Leucojum vernum)
- Un pezzo di storia del Montello. Questi cippi di pietra vennero posti, dopo la fine della Repubblica di Venezia e sotto il Governo Italico (dominio francese) per marcare la suddivisione del Montello in 20 prese
- Particolare di un cippo. Nel 1892, con la Legge Bertolini, il Montello venne diviso in 1224 quote e 386 poderi. Si realizzò la costruzione di 20 strade di accesso, denominate "prese" ( poi diventate 21), che attraversano il Montello da nord a sud. Si decretò così la distruzione del bosco originale.
- Un " mazzetto" di bucaneve ( Galanthus nivalis)
- Vecchio edificio, in riva al Piave. Qui vennero girate alcune scene del film "Amare per sempre" ( In Love and War), nel 1996, ispirato alla storia d'amore tra lo scrittore Ernest Hemingwai, corrispondente di guerra, e l'infermiera della Croce Rossa Agnes von Kurowsky. Sulla facciata si possono ancora vedere dipinti il logo della Croce Rossa e la bandiera americana
- L' Anemone epatica ( Hepatica nobilis) in tutto il suo splendore
- Interno di una grotta, coi suoi meandri e la presenza costante di un rivolo d'acqua
- Ogni grotta viene censita. Al suo ingresso si trovano delle placchette metalliche, poste dalla Federazione Speleologica Veneta e dal Catasto delle grotte del Veneto, con i suoi dati.
- L'ingresso di una grotta lungo il Coston, la parte più ripida del Montello, perché erosa dalle piene del Piave
- Un altro cippo di pietra
- L'entrata del Tavaran Grando, un antro enorme e spettacolare
- L'interno della grotta del Tavaran grando
- Il Tavaranetto
- La grotta del Bunker, così chiamata , perché durante la Grande Guerra fu trasformata in un bunker e adoperata come postazione di mitragliatrice
- Da sotto in su...il fiore del Bucaneve
- Dente di cane ( Erythronium dens-canis) e Anemone epatica